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Dal 1995 prende il via un programma di progressivo miglioramento qualitativo volto a rilanciare la produzione aziendale del vino Chianti docg e dei vini doc e da tavola.
Viene data una rinnovata importanza a diverse pratiche di coltivazione tradizionali, come la seconda potatura tardo-primaverile, dopo quella invernale, per bilanciare la quantità di tralci di ciascuna vite; la riduzione manuale di parte dei grappoli verdi a luglio-agosto, sacrificati per migliorare l’apporto nutritivo dei rimanenti; la sfogliatura a mano per meglio consentire il processo di maturazione dell’uva e per favorire una più veloce evaporazione dell’umidità di ristagno. |
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